Complicare è facile, semplificare è difficile.

Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole:

colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose.

Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare.”

“Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere cosa togliere,

come fa lo scultore quando a colpi di scalpello toglie dal masso di pietra

tutto quel materiale che c’è in più della scultura che vuole fare.”

Togliere invece che aggiungere

vuol dire riconoscere l’essenza delle cose

e comunicarle nella loro essenzialità.”

“Eppure la gente

quando si trova di fronte a certe espressioni di semplicità o di essenzialità

dice inevitabilmente questo lo so fare anch’io,

intendendo di non dare valore alle cose semplici

perché a quel punto diventano quasi ovvie.

 

In realtà quando la gente dice quella frase

intende dire che lo può rifare,

altrimenti lo avrebbe già fatto prima.

 

La semplificazione è il segno dell’intelligenza,

un antico detto cinese dice:

quello che non si può dire in poche parole

non si può dirlo neanche in molte.”

 

Bruno Munari, Verbale scritto, 1992