“Complicare è facile, semplificare è difficile.
Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole:
colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose.
Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare.”
…
“Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere cosa togliere,
come fa lo scultore quando a colpi di scalpello toglie dal masso di pietra
tutto quel materiale che c’è in più della scultura che vuole fare.”
…
“Togliere invece che aggiungere
vuol dire riconoscere l’essenza delle cose
e comunicarle nella loro essenzialità.”
…
“Eppure la gente
quando si trova di fronte a certe espressioni di semplicità o di essenzialità
dice inevitabilmente questo lo so fare anch’io,
intendendo di non dare valore alle cose semplici
perché a quel punto diventano quasi ovvie.
In realtà quando la gente dice quella frase
intende dire che lo può rifare,
altrimenti lo avrebbe già fatto prima.
La semplificazione è il segno dell’intelligenza,
un antico detto cinese dice:
quello che non si può dire in poche parole
non si può dirlo neanche in molte.”
Bruno Munari, Verbale scritto, 1992